Unicmi: mercato serramenti in contrazione. L’Ufficio Studi Economici Unicmi ha presentato il 16 luglio il consueto aggiornamento semestrale del Rapporto sul mercato dell’involucro edilizio 2024 (rilasciato a marzo 2024), che contiene le previsioni di chiusura 2024 e le proiezioni 2025 relative al mercato italiano dei serramenti e delle facciate continue.
Le ultime stime sulla crescita del PIL italiano indicano un +0,9% per il 2024 e un +1,1% per il 2025, con un andamento dell’inflazione in forte calo. Il tasso di occupazione ha un trend estremamente positivo, l’indice della produzione industriale presenta un andamento lievemente in contrazione, principalmente per i cali produttivi registrati nell’ambito dell’automotive. Dopo un 2023 di crescita per il settore delle costruzioni (+4,2%), grazie agli incentivi fiscali, il trend rallenta con una crescita nominale dello 0,3% nel 2024 e di 0,9% nel 2025. Il settore del recupero (ristrutturazioni) residenziale mostra per la prima volta una flessione pari al -4% nel 2024, la correzione continua anche nel 2025 con -3%. Si evidenzia una buona dinamicità nel settore degli edifici non residenziali, soprattutto per quanto attiene le nuove costruzioni che cresceranno del +4% nel 2024 e del +3% nel 2025. Nel 2024 il mercato dei serramenti subirà una contrazione del – 1,1%, che nel 2025 sarà pari a -0,5%.
Secondo i dati sul mercato dell’Ufficio Studi Unicmi nel segmento residenziale la domanda di serramenti subirà una contrazione del -2,9% nel 2024 e del 2,5% nel 2025. Continuano le buone performance dei serramenti in allumino che cresceranno del 1,4% nel 2024, sottraendo quote di mercato al Pvc che subirà una contrazione del -2,6% direttamente legata alla nuova normativa sugli incentivi fiscali nel mercato del recupero residenziale. Il mercato dei serramenti e delle facciate continue nel segmento non residenziale crescerà complessivamente del 2,9% nel 2024 e del 2% nel 2025. Nel mercato delle facciate continue si registra una notevole dinamica di crescita con un 2,9% atteso per il 2024 e 2,4% per il 2025. Il comparto non residenziale continua quindi a trainare la domanda. Gli investimenti nelle nuove costruzioni residenziali potrebbero riprendere a crescere con il taglio dei tassi d’interesse. “Con l’esaurirsi del superbonus, la cancellazione di sconto in fattura e cessione del credito, il calo di aliquota al 36% del bonus casa dal 2025 e il probabile mancato rinnovo dell’ecobonus, non possiamo che aspettarci una progressiva correzione del mercato residenziale. I prezzi, almeno nel primo semestre, hanno tenuto, per questo siamo relativamente ottimisti per il secondo semestre”. ha commentato il prof. Carmine Garzia, responsabile scientifico dell’Ufficio studi UNICMI “Ci sono tuttavia due dati significativi, molto importanti per il comparto del metallo: un andamento positivo per i serramenti in alluminio, che risentiranno relativamente meno della cancellazione dell’ecobonus e una domanda sostenuta per le facciate continue che garantirà una buona crescita anche nel 2025”.
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