Il controllo delle prestazioni estive degli edifici è un tema ampio e affascinante: riguarda infatti numerosi aspetti progettuali, normativi e tecnologici, ognuno affrontabile da diverse angolazioni.

Ad esempio:

• è possibile affrontare il tema dal punto di vista energetico e studiare le strategie necessarie a ridurre il

fabbisogno di raffrescamento degli edifici;

• oppure dal punto di vista del comfort estivo e ottimizzare le scelte progettuali e le modalità d’uso degli

spazi interni per favorire condizioni climatiche ottimali agli utenti;

• oppure ancora analizzare il problema partendo dagli obblighi legislativi e quindi impostare le scelte sulla

base delle indicazioni previste dal legislatore atte a limitare il rischio di surriscaldamento.

Per il presente manuale ANIT ha deciso di concentrare l’attenzione su uno dei molteplici “ingredienti” che ha a che fare con le prestazioni estive degli edifici, ovvero l’involucro opaco.

A tale scopo abbiamo deciso di presentare i temi proponendo un’analisi su tre livelli differenti:

1- i singoli materiali;

2- le stratigrafie;

3- l’intera zona termica.

“Si tratta – scrive ANIT – di tre piani d’analisi valutabili sia separatamente che in modo interconnesso: possiamo studiare le prestazioni estive di un singolo materiale e verificare le ricadute sulle prestazioni di un’intera stratigrafia, così come possiamo ottimizzare le prestazioni estive di una stratigrafia e ottenere miglioramenti di un’intera zona termica.

Per valutare in modo completo le prestazioni estive dell’involucro opaco, crediamo sia utile quindi un approfondimento basato sui suddetti tre livelli accompagnato da un inquadramento normativo e alcuni esempi di calcolo a supporto”.