Presentate per BAU 2023 le prospettive dell’ifo, Instituto per l’industria, in Germania e in Europa fino al 2025. L’industria delle costruzioni si dimostra robusta solo a medio termine. Tre i principali dati significativi: il settore edile europeo per il momento ristagna, l’industria dell’edilizia tedesca avverte ulteriori venti contrari, e c’è un significativo calo nella costruzione di alloggi in Germania.
Crescenti interessi sui prestiti, elevati costi di realizzazione e rallentamento economico: sono molte le sfide che i settori edili europeo e tedesco in particolare devono affrontare. Le prime risposte alla domanda su quale sarà a medio termine la situazione per produttori e fornitori di materiali e sistemi nel settore edile da vengono fornite da un’analisi del mercato europeo, che ha visto coinvolto l’istituto ifo.
Ludwig Dorffmeister, consulente per l’edilizia e la ricerca immobiliare, ne ha presentato i punti chiave all’anteprima di BAU, la grande fiera di settore.
Secondo i dati Euroconstruct l’Italia ha avuto nel 2021 la migliore in Europa, con un livello di crescita elevato del 12,1% guidato in parte dai sussidi dell’UE e dalle agevolazioni fiscali. Il Regno Unito invece è attualmente una delle economie con le peggiori performance in Europa, dovendo affrontare un ciclo di crescita della produzione edilizia negativo nel 2023 (-0,4%) insieme alla Germania, che deve affrontare prospettive di crescita negative o stagnanti fino al 2025 (-0,4%). Il settore delle costruzioni si contrarrà in otto paesi, la maggior parte in Svezia e Finlandia. In entrambi i paesi, la crescita è stata elevata, quindi il calo segna in parte un ritorno a un volume di costruzioni più normale.
Sulla base di questi dati ecco quello che prevede l’Ifo. Dopo la significativa crescita nel 2021 e nel 2022 (+5,8 per cento e +3,0 per cento), il settore europeo delle costruzioni subirà un calo. Quest’anno e il prossimo, il mercato ristagnerà e crescerà solo dell’1% nel 2025. La crescita vedrà fra i pochi elementi positivi gli aiuti del governo nella modernizzazione dell’edilizia, alcune esigenze di investimento nel settore dell’edilizia abitativa e delle infrastrutture, e prospettive economiche significativamente più positive a partire dal 2024.
“Il settore europeo delle costruzioni beneficerà in particolare della crescente domanda di costruzioni in Francia, Spagna e Gran Bretagna. Lì, la crescita è compresa tra il due e mezzo e quasi il sette per cento. Nel complesso, il mercato potrebbe crescere di circa 26 miliardi di euro entro il 2025”, ha spiegato Ludwig Dorffmeister.
Dopo due anni sottotono, l’edilizia tedesca crescerà lentamente nel 2023. L’edilizia non residenziale non registrerà ulteriori perdite nell’anno in corso dopo la passata correzione del mercato. Nel corso della ripresa economica, dopo che lo shock inflazionistico si sarà placato, l’edilizia commerciale e pubblica riprenderanno a crescere al più tardi entro il 2024. L’analisi di mercato prevede che la portata delle misure edilizie per gli edifici non residenziali nuovi ed esistenti in Germania sarà superiore di circa l’1% nel 2025 rispetto al 2022. Si prevede che anche il settore dell’ingegneria civile vedrà aumentare di nuovo il ritmo a partire dal 2024 e crescere del due per cento entro il 2025.
Significativo calo della costruzione di appartamenti in Germania
Il settore delle costruzioni tedesco ristagnerà nel periodo dal 2021 al 2025 data l’imminente fine della tendenza al rialzo nell’edilizia residenziale. Il grande arretrato e i lunghi tempi di realizzazione dei progetti stabilizzeranno inizialmente il mercato delle nuove costruzioni. Tuttavia, dal 2024 in poi, le conseguenze delle difficoltà da parte di progettisti, immobiliaristi e società edili probabilmente avranno un impatto sempre maggiore. Per questo Ludwig Dorffmeister prevede che: “Per l’anno in corso ci si può aspettare una piccola crescita nel settore dell’edilizia abitativa, che comprende anche lavori di ristrutturazione. Dopo si assisterà ad una discesa.
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