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Assoclima: perdite relativamente contenute nel 2020 per il mercato Italia

Climatizzazione: andamenti variabili nel 2020 a seconda delle tipologie di prodotto

Indagine trimestrale di Assoclima, l’associazione dei costruttori di sistemi di climatizzazione: si conferma nel 2020 la crescita delle pompe di calore idroniche. In calo le macchine a espansione diretta. Il Covid-19 ha influenzato anche il settore della climatizzazione, ma il 2020 si è chiuso con perdite relativamente contenute: l’ultima indagine trimestrale di Assoclima riferita al solo mercato Italia – escluse quindi la produzione e l’esportazione – mostra andamenti positivi o negativi rispetto al 2019 in funzione delle diverse tipologie di prodotti.

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Climatizzazione: nel 2020 il settore contiene le perdite sul mercato Italia secondo Assoclima

Questi i dati dell’indagine trimestrale svolta da Assoclima, l’Associazione dei costruttori di sistemi di climatizzazione che fa parte di Anima. L’analisi, condotta su un panel di 40 partecipanti, evidenzia incrementi per i condizionatori trasferibili (+22,8% a volume e +31,9% a valore); hanno invece segno negativo i dati relativi a tutte le altre apparecchiature a espansione diretta: -11,8% a volume e -12,1% a valore per i condizionatori monoblocco, -1,7% a volume e -7% a valore per i sistemi monosplit, -3,9% a volume e -5,5% a valore per i sistemi multisplit, -11,5% a volume e -17% a valore per i sistemi miniVRF e VRF. Negativo anche l’andamento per i condizionatori packaged e rooftop, che a fine dicembre 2020 registrano un decremento del 35,3% a volume e del 26,2% a valore.

Continua invece anche nel 2020, nonostante il rallentamento delle attività dovuto ai lockdown, l’affermazione delle apparecchiature idroniche condensate ad aria in versione pompa di calore (+11,9% a volume e +2,8% a valore). Le performance migliori si rilevano nella fascia di potenza fino a 17 kW e in quelle superiori a 500 kW. Il successo dei sistemi a pompa di calore compensa ancora una volta il calo delle unità per solo raffreddamento (-20,4% a volume e -14,3% a valore), portando il comparto delle apparecchiature idroniche condensate ad aria (raffreddamento + riscaldamento) a chiudere il 2020 con un incremento dell’8,8% a volume e un calo dell’1% a valore.

Diversa la situazione per i gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua, dove, nonostante il segno positivo per le apparecchiature a pompa di calore nelle fasce di potenza fino a 17 kW e da 501 a 700 kW, il dato complessivo (raffreddamento + riscaldamento) risulta negativo sia a volume che a valore: -8,4% e -25,6%.

Mercato Italia in crescita per le centrali di trattamento aria (+20,6% a volume e +9,8% a valore), mentre si registra segno meno per tutte le tipologie di ventilconvettori: standard con e senza mantello, cassette e hi-wall. Nel complesso, per queste unità terminali il 2020 si è chiuso con una decrescita del 15,2% a volume e del 13% a valore.

Assoclima – Costruttori Sistemi di Climatizzazione è l’associazione federata ad Anima che in ambito Confindustria rappresenta le aziende costruttrici di sistemi per la climatizzazione estiva e invernale di edifici e di processi industriali. Il comparto rappresentato da Assoclima occupa più di 7.200 addetti per un fatturato totale di 2.178 milioni di euro e una quota export/fatturato del 30%. La produzione merceologica si articola in diversi gruppi di specializzazione, comprendenti: pompe di calore – gruppi refrigeratori d’acqua – motocondensanti – ventilconvettori – condizionatori autonomi – unità di trattamento aria – ventilatori – aerotermi – scambiatori di calore – torri di raffreddamento – componenti per la distribuzione e la diffusione dell’aria – impianti per il disinquinamento atmosferico – filtri d’aria.

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